Il 15 luglio si è tenuto l'ultimo incontro del ciclo 2010 di FilosoFare è Partecipare. Tema dell'incontro era 'l'agire' ed è stato introdotto da un breve cortometraggio girato da uno dei Salvamondo, Marco Domenicucci. Nel corto, dal sapore autobiografico, uno studente di filosofia ventiseienne alle prese con la sua incapacità di prendersi cura di sé e di decidere di prendere in mano la sua vita. Una accorata richiesta di aiuto ai genitori capaci di assisterlo (anche troppo) sul piano materiale ma completamente impreparati e inadeguati a cogliere il suo malessere. Un giorno dopo l'altro una vita priva di qualsiasi stimolo 'vitale' e una mancanza di speranza così disperata da lasciarci tutti un po' turbati. E' stato un pugno nello stomaco per tutti gli adulti (soprattutto genitori) presenti che, dopo una prima reazione di presa di distanza, hanno cominciato a riflettere sui cambiamenti intervenuti tra quando noi eravamo ragazzi e ora che siamo genitori (anche laddove non abbiamo figli). Il concetto di autorità (che i giovani presenti lasciavano capire essere il grande assente) si è dissolto con il '68 ma non siamo capaci, spesso, di sostituirlo con qualcosa che possa costituire per i nostri ragazzi un sostegno e un modello. Siamo partiti dalla solitudine, dall'isolamento dei giovani per scoprire un'altra solitudine, un altro isolamento, quello della famiglia che non pensa nemmeno più che anche la comunità abbia un ruolo. E noi adulti all'interno di questa abbiamo delle responsabiltià rispetto alle nuove generazioni che non sono solo quelle del genitore ma anche quelle dell'insegnante, del politico, del professionista, del lavoratore... Responsabilità che tutti dovremmo sentire altrettanto importanti poichè si esplicitano in una dimensione collettiva in cui si costruiscono il presente e il futuro. Forse proprio l'uscire dall'isolamento della famiglia, per ampliare il proprio agire a una dimensione sociale comunitaria, potrebbe costituire una pista di cambiamento. Ci siamo salutati con gli abituali spunti per casa e dandoci appuntamento all'autunno.
|
