Il 3 giugno si è tenuto il nostro 3° incontro. Il passaggio al giovedì pomeriggio ci ha privato delle presenza di qualcuno ma cia ha portato anche visi nuovi, tra cui, con nostro grande paicere quello della presidente del IX Municipio, Susi Fantino. Come spunto di riflessione sulla coppia logica 'vantaggio individuale bene comune', abbiamo utilizzato come spunto un esercizio elaborato nell' ambito della 'teoria dei giochi', il 'dilemma del prigioniero'. Si tratta di un 'gioco matematico' nel quale la scelta di confessare operata dai due prigionieri alla luce della mera razionalità è quella che minimizza il danno indipendentemente da ciò che fa l'altro ma emerge chiaramente che, in realtà, sarebbe molto più conveniente per entrambi i prigionieri operare una scelta guidata non solo dalla razionalità. Una tale giocata, però, è possibile solo a condizione che si abbia fiducia nell'altroe/o che si faccia pienamente affidamento su una sua pari capacità logica. Ma è anche necessario che tutti prendano la stessa decisione. Non può esistere uno che fa il furbo a scapito degli altri, perché questo automaticamente vorrebbe dire che anche gli altri faranno come lui. Lo stimolo è stato molto efficace, anche se un po' complesso, e la discussione si è subito animata in una bella dialettica tra chi 'inseguiva la soluzione logica' e chi, sin dall'inizio propendeva per un comportamento cooperativo 'a prescindere'. Per riportarlo alla nostra domanda iniziale, di sapore più 'politico' in molti hanno osservato che forse, nelle decisioni che riguardano la collettività conviene non guardare solo al proprio tornaconto immediato ma pensare in una logica più ampia e di maggiore periodo. Abbiamo concluso con una frase di Giorgio Gaber e la lettura di una bella storia narrataci sempre dalla nostra Ilaria, 'La zuppa di pietra'. Questi i testi 'per casa'.
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