Ci siamo insieme interrogati sul valore e il senso della nostra identità che nasce, si sviluppa e si modifica costantemente dal confronto con l’altro.
“L’identità non equivale ad un calco inciso a priori ma è opera in divenire, luogo in costruzione – progetto …” Zygmunt Bauman, acuto analista della condizione postmoderna, così definisce l’identità.
Continuando lungo questo percorso e sul solco del pensiero di Bauman proviamo ad interrogarci sulle nostre paure.
“Noi, uomini e donne che abitiamo la parte ‘sviluppata’ del mondo (la più ricca, la più modernizzata), siamo ‘oggettivamente’ le persone più al sicuro nella storia dell’umanità". Lo siamo contro le forze della natura, contro la debolezza congenita del nostro corpo, contro le aggressioni esterne. Eppure proprio noi che godiamo di sicurezza e comfort senza precedenti, viviamo in uno stato di costante allarme. Abbiamo un bisogno costante di sicurezza.
La sicurezza personale è diventata uno dei principali argomenti nei manifesti politici e nelle campagne elettorali, forse il principale punto di forza nelle battaglie per gli indici d’ascolto da parte dei mass media. Perché?
Nel suo libro «Paura liquida» Bauman indaga sulle radici profonde delle nostre paure. Paure che non nascono e si sviluppano nel mondo materiale, ma all’interno della nostra incertezza e della nostra ignoranza di ciò che ci minaccia.
Il 27 febbraio alle 20,30 allo Spazio dell'anima siamo andati attraverso il testo per capire le nostre paure .
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Quota di partecipazione 5 € soci, 10 € non soci.
Una mail a info@bottegafilosofica.it o una telefonata (Myriam 3357801665) per dirci che sarai presente sono particolarmente gradite.
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