Facebook, il social network di cui gli italiani sembrano oggi essersi innamorati.
Il confine tra pubblico e privato diventa labile e, senza un uso consapevole, l'effetto può essere dirompente. Alcuni sociologi individuano due categorie di utenti: i conservatori, attenti a replicare la propria rete online senza ulteriori aggiunte, e i progressisti, aperti a nuovi contatti in un'ottica di integrazione tra mondo online e offline. Per tutti, superata la fase iniziale di entusiasmo prende forma una seconda fase di assestamento, se non in alcuni casi di rigetto a causa degli eccessivi solleciti ai quali si è esposti e in altri casi al tempo che la gestione dei contatti richiede. L'amicizia diventa inoltre una relazione dal valore mutabile: alcuni aggiungono al proprio network solo chi hanno già conosciuto personalmente, altri si aprono a qualsiasi opportunità di nuova conoscenza, senza riserve. Quale l'approccio più corretto? Chi lo prende seriamente, pubblicando anche cose molto personali, accetterà solo legami forti, a differenza di chi vuole esplorare nuovi territori, barattando informazioni in cambio di opportunità imprevedibili. Ne parliamo nel prossimo Cafè dello Spazio dell'anima l'11 febbraio alle 20,30.
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Quota di partecipazione 5 € soci, 10 € non soci.
Una mail a info@bottegafilosofica.it o una telefonata (Myriam 3357801665) per dirci che sarai presente sono particolarmente gradite.
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